29a
Domenica Ordinaria, 20 ottobre 2013
Pregate sempre,
senza stancarvi mai!
Dio ci ascolta
sempre e sempre ci risponde,anche quando ci dice “No”!
Nella
preghiera di petizione o di domanda, Dio
risponde sempre, anche quando ci dice No, come fa
un padre di famiglia che concede ai suoi figli solo ciò che è bene
per loro e non tutto ciò che chiedono e che non sempre è un bene per
loro! Se ti fidi nel chiedere, devi anche essere pronto ad
accogliere il no che è per il tuo bene! Dunque, il Signore ci
ascolta, anche quando non ci dona ciò che gli chiediamo. Anzi, ci
dimostra il Suo amore proprio non esaudendoci nelle richieste che
per noi sono buone, ma che in realtà ci fanno male, ci
rendono più egoisti e, perciò, più tristi, più soli e sempre più
cattivi!
Gesù Ci Insegna E Ci
Educa A Pregare Dio Padre ci farà giustizia perché ci ama e non
per
esasperazione, come quel giudice disonesto! Ma questo non vuole dire
che Egli ci accontenta nei nostri capricci e pretese! Dio dona ai
Suoi cose buone e non serpi e scorpioni! E noi se siamo figli,
nemmeno dobbiamo pretenderli! Dio Padre ci farà giustizia, cioè, ci
renderà giusti e capaci di lasciarci amare,
disponibili e attenti
all’ascolto della Sua Parola e perciò ci insegna la vera preghiera!
Pregare, infatti, è dono! Non si prega, dunque, per tentare di
modificare il disegno di Dio su di noi, che mira sempre al nostro
bene, ma per lasciarci cambiare il cuore e renderlo docile e capace
di aderire pienamente al Suo volere.
La Preghiera Di
Domanda,
infine, impegna a fare ciò che chiediamo: se
chiediamo pace, dobbiamo costruirla in noi e negli altri; se
preghiamo perché cessino le guerre, dobbiamo essere operatori di
giustizia; se chiediamo amore e fratellanza universale,
dobbiamo subito cominciare ad amare e vivere da fratelli. Pregare,
però, non è voler forzare e piegare Dio ai nostri capricci e
desideri, ai nostri progetti e ai nostri piani, ma è voler conoscere
nell’ascolto la Sua volontà per compierla nella fedeltà con amore e
fiducia filiale!
Ascoltare sempre e rispondere sempre all’amore
che ti interpella, stare in piedi ‘saldi’
nelle/durante le battaglie
e lotte della vita (come chiede Paolo 2 Tm 3,14), con le mani
ben ‘ferme/stabili’ ed ‘elevate’ sempre verso il cielo (come Mosè
sul monte Es 17, 12); ritornare ‘continuamente’ a Dio con
fiducia per avere da Lui giustizia (come la vedova nel Vangelo Lc
18,5) e farlo ‘senza stancarsi mai’ (Lc 18,1), ‘fino al
tramonto’ dell’esistenza, fino alla conclusione della lotta, fino a
quando non si è vinta definitivamente la battaglia (Es 17,12),
senza farsi giustizia da soli, generando così altra violenza e altra
ingiustizia, chiamati, invece, non solo a ricorrere sempre a Chi può
farci vera giustizia, ma, anche ad essere reciprocamente “sostenitori
di mani stanche, pesanti e infiacchite” (Es 17,12): tutto
questo, e solo questo, è vera PREGHIERA!
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