3a Domenica di Avvento, 15.12.2013
Rallegratevi sempre nel Signore! Il
Signore è vicino!
Rallegrati, piena di grazia: il Signore è
con Te (Lc 1,28)! Così, Dio l’Onnipotente, per mezzo del Suo
Angelo, ha rassicurato Maria, chiamata ad essere la Madre del Suo
Figlio! Oggi, si rivolge a tutti Noi, per mezzo del Suo profeta:
Rallegratevi tutti Voi, il Signore è vicino;
l’Emmanuele sta per nascere nel cuore della storia per mutare e
cambiare la vostra situazione di morte in vita, di tenebre
in luce splendida, l’aridità in fecondità, il pianto
in gioia e la tristezza in felicità! Rallegratevi,
esultate di gioia e danzate con allegria: il Signore è vicino, la
Fonte inesauribile, la causa, l’autore, la ragione e il contenuto
della nostra Gioia! Egli è la nostra gioia!
Laetare!
Gaudete!
La
gioia è la festa dell’attesa di Dio che viene non a giudicarci e a
condannarci, non ad annientarci, ma solo per abbracciarci con amore
e salvarci con misericordia! La gioia è tutta qui! I morti
risorgono, i ciechi vedono, i sordi possono ascoltare, i muti si
aprono alla comunicazione, al dialogo e alla lode, gli azzoppati
della vita possono rialzarsi e riprendere il cammino, i paralitici
sono rimessi in movimento! Ma cosa annunciamo, oggi? La
Buona Bella Notizia che fa rallegrare anche
i desolati deserti e la terra arida, fa esultare di canti e
rifiorire la steppa (Is 35,19): Egli viene ad annunciarci il Suo
Vangelo di salvezza, non ad affossarci, a punirci e a condannarci!
Ci aprirà gli occhi per vedere la
Via Santa, ci risanerà dai nostri
‘zoppicamenti’ per farcela percorrere serenamente, ci aprirà gli
orecchi per ascoltare la Sua Parola che ci indicherà le modalità e
le condizioni per camminarvi nella fedeltà e senza sbandamenti; ci
purificherà dalla lebbra del nostro peccato e rinfrancherà i nostri
cuori, confermandoli nella costanza, rafforzandoli nella pazienza e
nella perseveranza, riempiendoli dell’amore fraterno! Fonte e
Ragione del nostro rallegrarci e del nostro gioire è il Signore, che
è vicino e viene a salvarci! Ogni giorno, anticipiamo la gioia della
festa, ormai vicina. Nasce dall’ardente e paziente attesa del
Signore che è vicino e certo mi incontrerà, mi farà scoprire
progressivamente la Sua Vera Identità di Unico Nostro Salvatore,
facendomi sapere che non devo cercare e aspettare altri ‘salvatori’
della mia vita. Il Battista manda a chiedere, per essere confermato
nella fede del vero Messia, non perché ha dubitato di Lui, anche se
deve ancora liberarsi dai residui della visione di un messia,
‘con in mano il ventilabro per pulire l’aia e bruciare la pula
nel fuoco inestinguibile. Il Messia Gesù, invece, viene mite e
benigno, umile e nascosto, prima nel popolo infedele,
Israele, poi, a Nazareth, il borgo senza storia e notorietà,
e infine tra i peccatori e le prostitute, i lebbrosi, i
ciechi, gli zoppi, i morti che fa ritornare in vita.“Chi Sei Tu?”
del Battista esprime il suo desiderio, ardente e ancora non
appagato, di voler comprendere e conoscere fino in fondo la Sua
identità per accoglierlo nella Sua totalità e radicalità.
Non dubita di Lui, Giovanni, come Maria (Lc
1, 29. 34) non ha dubitato di Dio, quando si è lasciata turbare
interiormente e ha posto le sue domande! Chiedono, non perché
dubitano, ma perche vogliono sapere di più per rispondere, con più
amore e fedeltà, a quanto il Signore loro vuole proporre ed
affidare, nella Sua misericordia infinita! Nel Vangelo, Giovanni,
oggi, ci fa scoprire la
vera identità dell’Uni
ca Via Santa
che ci riconduce al Padre Suo, che Lo ha mandato a noi, ciechi,
sordi, zoppi, per farcela vedere, farcela percepire e conoscere per
farcela seguire! Egli viene nel deserto arido della nostra vita per
trasformarlo in campo fertile e lussureggiante, irrompe, con la
forza dell’amore, nella steppa che è il nostro cuore, per farne il
Suo giardino fiorito di narcisi e gigli, fiori della gioia e dei
nuovi sogni degli innamorati (vv 1-2).