Immacolata Concezione, 08.12.2013
Eccomi: Avvenga per me secondo la tua
parola.
La grandezza di Maria nasce ed è tutta qui, in
questa sua resa incondizionata, libera e felice al progetto Dio su
di lei e, in lei e per mezzo del Figlio, che accoglie nel suo
grembo, reso fecondo dallo Spirito di Dio, su tutta la sua stirpe:
l’umanità, resa ora capace di accogliere, come lei, la salvezza!
Come non amare Maria e come non imitarla nell’ascolto e nelle
esecuzione fedele di tutto ciò che il Figlio ci dirà di fare? Maria
non disturba e non interrompe il camminino dell’Avvento! Lo guida,
invece, lo illumina, lo incoraggia, lo percorre insieme con noi.
Sei piena di grazia, Maria, perché hai accolto il Signore in
te ed Egli è con te. Ella incarna nella gioia ed esaudisce nella
fedeltà il compimento delle attese di ogni uomo: accoglie, fa crescere,
custodisce e partorisce per tutti l’Emmanuele, Dio con noi.
Si proclama, serva del Signore ed accetta di cooperare,
accogliendolo, al mistero di Dio su di noi, per risanarci dalla
deformazione e schiavitù del peccato, da noi scelto e nel quale
siamo sprofondati. Avvenga (ghénoito, ottativo!) di me
quello che hai detto! Non solo è consegna totale della sua
persona ma, insieme, dice preghiera accorata e desiderio
vivissimo perché tutto questo sia realizzato in lei: il Disegno di
Dio per la salvezza di tutti noi. Scelta libera, gioiosa,
definitiva, convinta e qualificata! Io sono tua, desidero
ardentemente e scelgo gioiosamente di esser tutta tua,
solo tua, mio Signore, Misericordioso e Onnipotente! Maria
diviene la vergine feconda perché lo Spirito Santo la ricolma del
Suo amore. Ella è consapevole di questo perché dichiara che è Dio
l’Onnipotente a voler operare in lei, la povera vergine e umile
serva, ‘cose grandi e meravigliose’. Ella, però, non si abbatte nella
sua indegnità, e si lascia fare un capolavoro del Suo amore
gratuito, che ha reso feconda la vecchia e sterile
Elisabetta. Ora, chiede alla giovane vergine di accogliere la
vita nel suo grembo ancora infecondo. Elisabetta sterile e vecchia (immagine
e figura della sposa Israele, incapace di generare vita senza il suo
sposo); Maria, la vergine infeconda (figura di Sion pronta ad
accogliere la vita) dicono ai nostri cuori che: Nulla È
Impossibile A Dio! Oggi, perciò, non annunciamo il peccato
originale, il serpente, il castigo, la maledizione! Annunciamo
la Lieta Speranza e la Bella Notizia: l’umanità intera
può ri-dire il suo “SÌ” al progetto di Dio, con la stessa gioia e
libertà di
Maria, la fanciulla benedetta, donna beata e l’amata da Dio proprio
perché ha creduto la Parola, alla quale si consegna nella totalità
del suo essere e del suo esistere. Eccomi, avvenga per me secondo
la Tua Parola! Non è solo un vago desiderio, ma risposta
impegnativa e responsabile a tanto amore che si propone a ciascuno
di noi quale misericordia compassionevole infinita. Ciò
premesso, ora, possiamo accendere la seconda lampada dell’Avvento: